Dasein Journal, Rivista di Filosofia e Psicoterapia Esistenziale Numero 12 Dicembre 2024
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Contributi di:

Lodovico Berra

Paolo Marino Cattorini

Luca Baldassarri Hoger von Hogersthal, Daniela Gioia, Giulia Listanti, Antonio Vaia, Monica Sacco, Carla Romano, Simone De Persis, Massimiliano Bustini

Norma Di Paolo

Flavia Papadia

Federico Bottigliengo

Dasein Journal - All Numbers
    

Issue 12, Dicembre, 2024

Sommario

Editoriale

Una cura invisibile | Lodovico Berra

Ciò che fa uno psichiatra, uno psicologo, uno psicoterapeuta è una “cura invisibile”, con una diagnosi che pare astratta, non documentabile in modo oggettivo, con esami radiologici o ematici, come avviene solitamente in medicina. Questo è uno degli aspetti che più inquieta pazienti e parenti (ma a volte anche i medici stessi) che si trovano ad affrontare una patologia, quella psichica, che sembra non avere una evidenza concreta.
Un aspetto particolare che distingue la psichiatria da ogni altra specialità medica è il fatto che la visita si svolga attraverso un colloquio. L’indagine sui sintomi è fatta tramite il dialogo e l’intervista del paziente, che consente di identificare non solo i problemi e le patologie che lo affliggono ma anche la sua intera personalità.
Nel colloquio non conta solo ciò che si dice e come lo si dice, ma anche ciò che si osserva. Si valuta il modo di parlare, la postura, la mimica, il modo di vestirsi, come il paziente percepisce e si rapporta col mondo circostante, con sé stesso e gli altri, come vive il tempo e lo spazio. È ciò che si chiama esame psichico, che ricalca ciò che avviene nell’esame fisico obiettivo a carattere medico, ove, anziché analizzare gli organi del corpo, si analizza ciò che accade nella mente.
Allo sguardo del paziente ciò appare come un semplice dialogo in cui vengono poste domande, che possono sembrare generiche e casuali, ma che in realtà sono volte a “visitare” il paziente.


Articoli

Narrare il male. Il Counselor Filosofico indaga | Paolo Marino Cattorini

L’articolo esamina il ruolo della narrazione come strumento filosofico per comprendere e interpretare il male. L’Autore argomenta che la narrazione consente di esplorare aspetti dell’esperienza umana che sfuggono alla logica formale, permettendo una comprensione più profonda dei fenomeni come l’individualità e il divenire. Attraverso l’analisi di testi classici, come il Fedone di Platone, e il pensiero di Hans Jonas riguardo al mito dello Tzimtzum, l’articolo indaga come mito e logos possano coesistere quali strumenti complementari per esplorare i temi complessi dell’origine del male e della responsabilità divina. L’articolo esplora inoltre come la filosofia possa essere ampliata attraverso la narrazione per illuminare le “ragioni sufficienti” degli eventi, fornendo un contesto più ampio rispetto alla semplice causalità. Cattorini discute anche il ruolo del counselor filosofico nell’uso della narrazione per facilitare la comprensione etica e l’elaborazione del vissuto dei consultanti. Infine, l’articolo propone l’uso del teatro come pratica narrativa utile nel counseling filosofico, suggerendo che questa forma di rappresentazione possa contribuire a una comprensione più profonda delle questioni esistenziali.


Impulsività e Inerzia: il Valore del Tempo in REMS | Luca Baldassarri Hoger von Hogersthal, Daniela Gioia, Giulia Listanti, Antonio Vaia, Monica Sacco, Carla Romano, Simone De Persis, Massimiliano Bustini

Scopo di questo articolo è impiegare un punto di vista fenomenologico-esistenziale per descrivere l’esperienza del tempo del paziente internato in una REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Questa esperienza è scandita da particolari forme del vissuto esistenziale, di cui viene qui delineato lo sviluppo.
Nell’introdurre un tema di così vasta portata, collocato in un contesto peculiare e connotato quale è quello di una REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza), sembra rilevante un rimando preliminare alla matrice archetipica e simbolica di questo concetto (Jung, Tipi Psicologici, 1921). Il Tempo è, sin dagli albori dell’umanità, una vera e propria divinità: Shiva nell’induismo, Crono presso i Greci, e Saturno per i Romani. Egli regna in modo pesante, seduto su un trono scuro, avvolto in una densa cappa di piombo ed è pronto a divorare i figli per timore che essi possano detronizzarlo una volta cresciuti e divenuti adulti.


Sonno, sogni ed esistenza. Considerazioni su una dimensione profonda della vita mentale | Lodovico Berra

L’articolo esplora le dinamiche esistenti tra sonno, sogno ed esistenza. Il sonno, necessario per sognare, permette alla mente di immergersi nel proprio mondo interiore, venendo così a rappresentare una particolare forma di introspezione.
A differenza di Freud e Jung, Ludwig Binswanger vede il sogno come una modalità di essere-nel-mondo, mentre Fritz Perls lo considera l’espressione più spontanea dell’esistenza umana.
Nel sogno la mente, libera dalle restrizioni della logica diurna, esplora nuove possibilità creative e simboliche, rivelando aspetti profondi del sé. Attraverso i sogni, l’individuo entra in contatto con emozioni e desideri nascosti, offrendo una comprensione più profonda della propria condizione esistenziale.


Ricostruire l’Esistenza. Filosofia e Counseling come strumenti di empowerment per giovani detenute | Norma Di Paolo

L’articolo affronta l’implementazione del counseling filosofico all’interno dell’Istituto Penitenziario Minorile femminile di Pontremoli, ponendo l’accento sul potenziale di questa pratica come strumento di empowerment per giovani detenute. L’autrice, ispirata dai Gender Studies e dalle teorie di Simone de Beauvoir e Judith Butler, ha intrapreso un progetto di tesi che mira a offrire un sostegno concreto a giovani donne vittime di contesti violenti e marginalizzanti. Attraverso un approccio filosofico, il progetto ha cercato di favorire la riflessione critica sulle esperienze di vita delle giovani detenute, esplorando nuove modalità di autodeterminazione e di costruzione identitaria.
L’esperienza qui esposta rappresenta una riflessione sul ruolo della filosofia come strumento di liberazione e di empowerment, ma anche un invito a considerare l’importanza di un approccio educativo che tenga conto della complessità e dell’intersezionalità delle esperienze individuali, promuovendo al contempo un cambiamento culturale profondo e necessario.


Psicologia delle visioni del mondo di Karl Jaspers: un’anticipazione teorica del Counseling Filosofico | Flavia Papadia

Già dal titolo dell’opera Psychologie der Weltanschaaungen, si può ipotizzare un legame tra il pensiero jaspersiano e il Counseling filosofico, essendo tale disciplina fondata sull’osservazione e la chiarificazione della visione del mondo del consultante. Ma i collegamenti non sono solo apparenti; essi riguardano tematiche specifiche affrontate da Karl Jaspers nell’opera: dall’impossibilità di conoscere l’essere umano nella sua interezza, in quanto inoggettivabile, all’analisi della sofferenza generata da particolari situazioni di crisi, come la morte e il caso, fino al rapporto mai gerarchico della comunicazione indiretta. Il lavoro si presenta, pertanto, come un tentativo di far emergere come, grazie all’individuazione della filosofia come cura, comunicazione e mezzo per il raggiungimento della trascendenza, Jaspers costituisca a oggi uno degli autori di maggiore riferimento per il Counseling filosofico.


Un approccio noetico alla relazione d’aiuto: analisi e studio del potenziale umano profondo | Federico Bottigliengo

L’articolo esplora un metodo innovativo per l’accompagnamento delle persone nel processo di sviluppo delle loro capacità interiori e potenzialità latenti, definite come “potenziali umani profondi”. L’autore discute un seminario settennale denominato “Liberazione e sviluppo del potenziale umano profondo” (LPP), ideato dal sociologo torinese Diego Iracà, che integra teoria e pratica per esplorare facoltà umane straordinarie comunemente considerate “paranormali”.


    Redazione

Editor-in-chief
Lodovico E. Berra M.D.

Senior Editor
Ezio Risatti Psy.D.

Editorial Board
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Annarita Di Benedetto Ph.D.
Enrico Frola Psy.D.
Rosario Porrovecchio M.D.
Alberto Rezzi Psy.D., Ph.D
Roberto Varrasi M.D.

Norme generali per gli Autori

Dasein, rivista ufficiale della Scuola Italiana di Psicoterapia Esistenziale, pubblica contributi redatti in forma di articoli di argomento monografico nell’ambito della psicologia della psicopatologia, della psicoterapia di orientamento fenomenologico esistenziale. I contributi devono essere inediti, non sottoposti contemporaneamente ad altra rivista.

Il testo deve essere in lingua italiana o inglese e deve essere di non oltre 30.000 caratteri – spazi inclusi.

Deve inoltre contenere:
1. Titolo del lavoro (in inglese e in italiano);
2. Abstract (in italiano e in inglese) (massimo 3000 battute - spazi inclusi).
3. Parole chiave (in italiano e in inglese);
4. Didascalie delle tabelle e delle figure (in italiano e in inglese).

Nella prima pagina del file devono comparire anche i nomi degli Autori e l'Istituto o Ente di appartenenza; il nome, l'indirizzo, il recapito telefonico e l'indirizzo e-mail dell'Autore cui sono destinate la corrispondenza e le bozze.

- Registrazione degli articoli online: gli autori possono inviare i manoscritti all’indirizzo: dasein@isfipp.org
- Software: testo in formato .DOC o .RTF.
- Immagini: a) inviare le immagini in file separati dal testo e dalle tabelle; b) software e formato: inviare immagini preferibilmente in formato TIFF o JPG o PDF, con risoluzione minima di 300 dpi e formato di 100 x 150 mm.

Tabelle: devono essere contenute nel numero (evitando di presentare lo stesso dato in più forme), dattiloscritte una per pagina e numerate progressivamente con numerazione romana.

Bibliografia: va limitata alle voci essenziali identificate nel testo ed elencate al termine del manoscritto in ordine alfabetico. Devono essere riportati i primi 3 Autori, eventualmente seguiti da et al.

Esempi di corretta citazione bibliografica per:
Articoli e riviste:
Schatzberg AF, Samson JA, Bloomingdale KL, et al. Toward a biochemical classification of depressive disorders, X: urinary catecholamines, their metabolites, and D-type scores in subgroups of depressive disorders. Arch Gen Psychiatry 1989;46:260-8.
Libri
Kaplan HI, Sadock BJ. Comprehensive textbook of Psychiatry. Baltimore: Williams & Wilkins 1985.
Capitoli di libri o atti di Congressi
Cloninger CR. Establishment of diagnostic validity in psychiatric illness: Robins and Guzes method revisited. In: Robins LN, Barret JE, editors. The validity of psychiatric diagnosis. New York: Raven Press 1989, p.74-85

Le note, contraddistinte da numerazione progressiva, compaiono nel testo, a piè di pagina.