La posizione della psicoterapia esistenziale
Negli ultimi anni vi è stata una sempre maggiore tendenza a ridurre distinzioni e opposizioni tra le varie psicoterapie, in particolare per quanto riguarda quelle di tipo psicodinamico, con il proposito di uniformare le diverse tecniche di intervento piuttosto che diversificarle. Sebbene lo sfondo teorico muti, il quadro tecnico rimane generalmente abbastanza uniforme, soprattutto per quanto riguarda alcuni assiomi di base. Questo è infatti quanto si verifica nella psicoterapia esistenziale che, su uno sfondo teorico e concettuale abbastanza preciso e particolare, inserisce modalità operative comuni ad altri tipi di psicoterapie psicodinamiche. Ciò rende il percorso di ricerca sull’efficacia simile a quello delle psicoterapie psicoanalitiche in generale, condividendone metodiche e strategie.
Spesso i tipi di psicoterapia dominanti in un determinato momento, nelle caratteristiche teoriche e tecniche, esprimono le esigenze storiche e sociali del momento . In questo senso il periodo attuale, che vede la grande diffusione degli orientamenti di tipo cognitivo, sistemico, strategico, ecc., ha portato alla necessità di rivalorizzare psicoterapie che diano maggior risalto all'aspetto umanistico e filosofico dell'esistenza. Ci sentiamo quindi di auspicare che lo sviluppo della psicoterapia ad orientamento esistenziale possa rappresentare l’emergente richiesta di una dimensione più profonda e spirituale dell'animo umano, che tenga comunque in considerazione le moderne esigenze della psicologia scientifica.
Nel considerare aspetti tecnici ed efficacia, un aspetto fondamentale è stabilire se la terapia debba agire sulla personalità o sulla malattia. Generalmente nelle terapie ad orientamento psicoanalitico ci si propone l’evoluzione, lo sviluppo o la maturazione della personalità piuttosto che la focalizzazione mirata, quasi esclusivamente, alla risoluzione del sintomo. In questo senso la psicoterapia esistenziale può essere considerata una psicoterapia di insight o esperienziale, in contrapposizione alle cosiddette psicoterapie di cambiamento, che tiene cioè conto dell'intera persona, al di là del sintomo. Ci si dà quindi come scopo fondamentale una modificazione globale della personalità e delle sue caratteristiche dinamiche.
La psicoterapia di insight ha come proposito fondamentale l’aumento del livello di consapevolezza del soggetto curato, quale presupposto fondamentale per l’evoluzione della personalità e quindi per la scomparsa o attenuazione dei sintomi. Questo, insieme ad una relazione profonda e prolungata con il terapeuta, potrà produrre l’azione sulle caratteristiche dinamiche e strutturali della personalità, e quindi il miglioramento della sintomatologia.
Il paziente per essere curato deve perciò essere “analizzato”, va cioè indagata la struttura della sua personalità nella sua particolare ed irripetibile conformazione. Tale analisi favorisce una "presa di coscienza" dei contenuti inconsci, dei simboli e delle dinamiche in atto.
Ciò che ci si propone quindi di fare è il mutamento delle strutture mentali profonde del paziente, sempre cercando di tenere conto delle necessità reali ed effettive del mondo esterno.
In questo lavoro di analisi e conoscenza di sé vi sono due punti fondamentali, generalmente condivisi da diversi orientamenti, e come abbiamo affermato particolarmente in evidenza nell’orientamento esistenziale, che consentono e facilitano la terapia: la centralità della relazione terapeutica e l’importanza e rilevanza clinica assegnata alla persona dello psicoterapeuta e dalla sua specifica formazione personale.