Prospettive di ricerca in psicoterapia esistenziale
La letteratura riguardante le evidenze di efficacia della psicoterapia esistenziale è tutt’ ora in pieno sviluppo, stimolata e condotta in particolare dal gruppo della Society for Existential Analysis nella rivista Existential Analysis. Ciò è evidenziato per esempio dalla studio attualmente in corso, condotto in Gran Bretagna da Mike Cooper , sulle evidenze di efficacia della terapia esistenziale utilizzando casi clinici controllati, o dalla recente ricerca sull’applicazione della “Noetic Goals Scale (SONG)”, per la misurazione del livello di motivazione nella ricerca sul significato della vita in un campione di 139 soggetti .
La discussione sulla metodologia di ricerca in psicoterapia esistenziale deve tenere conto di cinque argomenti fondamentali che la caratterizzano e rendono la standardizzazione delle strategie e delle tecniche un fattore complesso e non sempre realizzabile :
- l’ esistenza umana, per la sua complessità, non può essere ridotta ad una serie di dati numerici e statistici;
- l’ essere umano ed i cambiamenti a cui va incontro durante la terapia non possono sempre essere compresi secondo leggi di causalità;
- la complessità dinamica dell’ esistenza umana ed i suoi cambiamenti non possono essere compresi nei termini di relazioni lineari ed unidirezionali;
- il ricercatore non può mai stare al di fuori della complessità delle relazioni umane e quindi assumere un atteggiamento totalmente neutrale;
- le esistenze umane sono uniche e con peculiari caratteristiche individuali e non possono essere comprese nei termini di leggi e processi generali ed universali.
Su questi cinque livelli si può operare quindi un’indagine sull’efficacia della psicoterapia esistenziale.
Storicamente l’impostazione metodologica di ricerca in psicoterapia esistenziale si è basata prevalentemente sullo studio di casi singoli, come efficacemente svolto dai lavori di Spinelli e Yalom .
Ciò risulta anche evidente dall’ esame della letteratura disponibile dei principali Autori di riferimento dell’ area fenomenologico-esistenziale. Basti pensare a Binswanger (Il caso Ellen West, il caso Suzanne Urban, Tre forme di esistenza mancata), Jaspers (Strindberg e Van Gogh) e Minkowski (Studio psicologico ed analisi fenomenologica di un caso di melanconia schizofrenica). D’ altra parte questo punto di partenza della ricerca è stato anche quello adottato inizialmente nello sviluppo delle teorie freudiane, junghiane ed adleriane.
Ciononostante stanno iniziando a comparire in questi ultimi anni numerosi studi che propongono differenti modi di approcciare la ricerca in psicoterapia esistenzialista, attraverso l’uso di metodologie standardizzate (test, scale di misurazione, registrazione delle sedute, computer, elaborazione statistica dei dati, ecc.), che possano fornire dati attendibili e significativi, configurando quella che oggi viene definita ricerca "empirica", "quantitativa", o "sperimentale".
Attualmente le principali direzioni della ricerca in psicoterapia comprendono lo studio dell'efficacia della psicoterapia (l’outcome research, la ricerca sui risultati finali quantificabili della terapia) e lo studio di vari aspetti del processo psicoterapeutico (la process research, la ricerca sui vari aspetti del "processo" della terapia, misurabili mentre la terapia è in corso, indipendentemente dal risultato). Alcuni autori rifiutano questa divisione tra ricerca sul risultato e ricerca sul processo, sostenendo che si tratta di due facce della stessa medaglia, nel senso che gli studi sul processo possono rappresentare misurazioni ad interim del risultato. In effetti la ricerca sul processo ha poco valore se non viene correlata col risultato del processo stesso, per cui può essere giustificato considerare questi due settori come non separabili.
Entrambe le prospettive sono quindi importanti, poiché il terapeuta deve essere consapevole di cosa fa e del perché, e soprattutto poter verificare i risultati. È inevitabile oggi considerare gli esiti di una psicoterapia, che si propone di curare e risolvere sintomi attraverso una conoscenza di sé che non sia fine a se stessa, ma finalizzata ad un miglioramento. Il proposito quindi anche della psicoterapia esistenziale è, oltre alla chiarificazione delle proprie dinamiche interne, quello di mirare al superamento dei sintomi, al riequilibrio della personalità e dei conflitti, al miglioramento dei rapporti interpersonali e alla revisione del proprio progetto esistenziale.